Ciao a tutti, ragazzi.
Finalmente sembra che a breve potremo riappropiarci di quella splendida normalità che ormai manca da tanto (troppo) tempo. Anche le gare podistiche sembra che possano ripartire (sempre mantenendo i dovuti parametri di sicurezza, ci mancherebbe!) e la scorsa settimana 11 nostri atleti si sono presentati ai nastri di partenza della mezza maratona di Latina. La voglia di ripartire è tanta e confidiamo che questa sia solo la prima di tante, tantissime gare da correre tutti insieme. Per la cronaca potremmo segnalare il grande tempo dei nostri Vincenzo Fabozzi (1:21:19) e Riccardo Manzini (1:25:27), potremmo esaltare ancora una volta la prova del nostro Filippo Napoli, che più passano gli anni è più va forte, e potremmo applaudire le nostre amazzoni Monika e Lina, che rappresentano l'"altra metà del cielo" della nostra società. E poi menzionare anche tutti gli altri partecipanti (Carlo, Francesco, Ivano, Imerio, Maximilian, Alessandro), che hanno portato in giro per Latina i nostri colori.
Ma la verità è che mai come questa volta i tempi non ci interessano: la cosa che vogliamo esaltare è che finalmente SI RIPARTE! E vogliamo farlo tutti insieme.
Passiamo ora invece ad un nuovo appuntamento della nostra rubrica. Oggi tocca ad un'altra coppia della Podistica. Anche loro hanno accettato di sottoporsi ad un'intervista doppia e il risultato ottenuto ci sembra anche in questo caso simpatico. Sicuramente anche loro saranno felici di quanto emerso dall'intervista, in quanto ci sembra di capire che l'affinità di coppia sia ai massimi livelli!
MONIKA GEISBERGER
RICCARDO MANZINI
Riccardo e Monika sono una delle coppie della nostra società. Riccardo è entrato a far parte dei nostri colori nel 2019 e da allora ha avviato un percorso di continuo miglioramento che lo ha portato ad ottenere ottimi risultati e tempi di tutto rispetto. Questa passione la ha trasmessa anche alla sua compagna Monika. Ragazza allegra, solare e sempre sorridente, l'abbiamo conosciuta nelle gare cui Riccardo prendeva parte. Successivamente Monika ha deciso di provare a cominciare a correre anche lei, complice la passione per il suo uomo (forse vuole controllarlo da vicino), ma forse anche per merito di tutti noi che abbiamo cercato di coinvolgerla in tutti i modi, anche grazie all'atmosfera festosa che si respira sia nel pre gara, sia nel post gara. Sicuramente i risultati cominciano ad essere confortanti anche per Monika, che ha recentemente portato a termine anche la sua prima mezza maratona. La coppia, come potete leggere nell'intervista, è molto affiatata, ma siamo sicuri che presto cominceranno a darsi battaglia in gara!
Direttivo: Ci presenti brevemente il tuo partner? Inoltre dicci un pregio e un difetto.
Monika: Quanto tempo ho?! Riccardo è il mio sole, la mia casa! E' la mia felicità "delirante", il mio runner! E' la persona che ammiro di più in assoluto! Il suo miglior pregio è non risparmiarsi mai per gli altri, il suo peggior difetto la cocciutaggine!
Riccardo: Buon giorno a tutti in realtà io di partner ne ho due una nella vita comune bellissima e dolcissima Monika non dico l’età per rispetto ma a gennaio del 2022 sarà una splendida cinquantenne, solare, dolce, sensibile anche troppo, durante la visione di films (qualsiasi genere) si emoziona e piange trascinandomi con lei in stupendi momenti emozionanti. Potrei stare qui all’infinito ma se vi racconto tutto poi che gusto c’è? Di pregi ne ha molteplici ma quello che la contraddistingue è la pazienza, e il difetto? Ora non mi viene in mente nulla…. Aspetta...ok, forse non è qui in questo momento giusto, ma lo posso dire sottovoce: come tutte le donne parla tanto hahahaha. Poi c’è lei, quando si trasforma in una stupenda runner Marika. Ancora non ho chiaro dove mi vuole portare basta che non sia la 100 del Passatore 🤣🤣🤣
D: Come è andata con la pandemia? Chi di voi due ha preso più chili ?
M: Beh, dal punto di vista kg bene perché non sono ingrassata! Mi sono ostinata come un criceto a correre sotto casa, d'altra parte era solo da circa un mese che avevo iniziato a correre e l'unica cosa che potevo fare per non impazzire era, appunto, imparare a correre e sfogare tutti i disagi che man mano accumulavo.
R: La pandemia già…. Diciamo che anche se è stato una brutta parentesi e abbiamo perso un anno in qualsiasi ambito. Io l’ho presa bene ho continuato a correre, vivo in campagna quindi non avevo il problema di essere etichettato come portatore del virus e quindi per questo non ho preso un etto, ma sono anche fortunato fisicamente parlando. Monika di sicuro, speriamo non mi uccida 🤣🤣🤣
D: Vediamo l’affinità di coppia: Riccardo, ci dici come hai convinto Monika a cominciare a correre.? E tu Monika, ci racconti come Riccardo ti ha convinto a cominciare a correre?
M: Riccardo non mi ha mai detto espressamente di iniziare a correre, anzi, all'inizio, non ci pensavo proprio, anche per qualche problemuccio alle ginocchia, ma mi è bastato vederlo impazzire di gioia, gara dopo gara per invogliarmi; il problema è che lui non mi aveva detto quanta fatica bisognasse fare e mi imbrogliava continuamente nei nostri primi allenamenti, mi diceva dai che facciamo 4 k, poi erano sempre 6k che, per me, all'epoca, erano veramente dei traguardi quasi impossibili (all'epoca?! corro da 14 mesi!) Io ancora non ci credo!! All'inizio è stata davvero dura, si fatica veramente come muli, ora fatico anche il doppio, ma vuoi mettere la soddisfazione di dirgli guarda che riuscirò, prima o poi, a starti dietro!!! Lui sì che è un super runner! In due anni ha fatto passi da gigante.
R: Se proprio devo dire la verità è stata lei ad accollarsi, ma questo è andato anche a mio vantaggio per vari motivi...sicuramente non si è mai lamentata dei miei allenamenti...secondo me ha visto che correndo e allenandomi ringiovanivo e visto la sua età ha pensato di emularmi...e devo dire che funziona anche per lei, oltre ad essere diventata molto brava ora sembra una trentenne 💪💪💪
D: Adesso che siete entrambi runners, chi dei due è il primo a vestirsi per andare ad allenarsi? Inoltre vi allenate insieme o separatamente?
M: Non riuscirò mai ad eguagliare la velocità di vestizione di Riccardo prima di uscire! A volte credo dorma proprio con la divisa della Podistica!
Almeno una volta a settimana ci alleniamo insieme o ci incrociamo sugli stessi percorsi, come al solito mi sfotte e mi dice "che mi supera facile" ed io non posso che ridere ed essere felice, perché in ogni caso si parte e si ritorna insieme, chi finisce prima aspetta l'altro!
R: Hai detto bene siamo due runners ed entrambi molto competitivi! Pensa, gareggiamo anche contro noi stessi, ma la cosa che ci contraddistingue è che lo facciamo anche in allenamento e comunque il primo a vestirsi sono IO, lei si deve truccare prima di mettersi le scarpette😉😉😉. Io ho iniziato qualche tempo prima quindi sono decisamente più “prestante” sotto questo aspetto: quindi quando voglio andare più forte mi alleno da solo e lei mi segue in bici (ha paura che mi rubino hahahha), ma la sfrutto per fare i lenti che altrimenti mi verrebbero veloci. Dobbiamo ringraziare Dante ci ha fatto conoscere il trail, quindi il sabato mattina nella meravigliosa cornice dei castelli romani ci facciamo i nostri 14 km...pensa il 19 dicembre per il mio compleanno al termine dell'allenamento abbiamo brindato con la grappa! Bellissimo!!!
D: Le gare da affrontare le decidete insieme? Oppure uno propone e l'altro si "accoda"?
M: Le gare le vorremmo fare tutte, se ci fossero, tranne quelle davvero impossibili, per il momento, e cioè dalle maratone in su.
R: Siamo arrivati ad un punto che la corsa è diventata una droga per noi e le vorremmo fare tutte: pensa che in questo periodo mi ha anche proposto di fare la maratona di Roma! 42.195 metri!!! Bellissima, ma non credo di riuscire a stare sulle mie delicate caviglie per tutte quelle ore...per ora mi basta la mezza come massima distanza. Recentemente in un paio di occasioni le ho proposto due gare su pista un 3000 e un 1500 e lì ho rischiato di essere ucciso, perché la strada è decisamente un’altra cosa, anche se come esperienza è stata positiva.
D: Riccardo, cosa vuoi dire a Monika che ha appena corso la sua prima mezza maratona ? E tu Monika, cosa hai provato quando hai concluso la tua prima mezza maratona?
M: Una gioia immensa, perché battere i propri limiti, le proprie paure è un'emozione grandissima, ti vibra tutto (ginocchia comprese!) ridi, piangi, pensi; soprattutto pensi che fino all'altro ieri quasi morivi a fare la salita sotto casa e che, invece, adesso, il dislivello della mezza è del tutto fattibile!! "Si può fare"!! Non avevo mai corso 21k in vita mia, quindi, di incertezze ne avevo parecchie, ma io ho la fortuna di avere Riccardo, che mi sostiene, mi rimette in riga (un pochino di voglia di svignarmela è ancora viva in me!) e soprattutto mi rialza dopo che mi butto per terra perché negli ultimi metri ho dato davvero il massimo e non ce la faccio a stare in piedi.
R: No, no quella che ha corso la mezza maratona non è Monika, ma Marika e posso dire che è stata bravissima! Ha concluso la gara indenne e in lacrime, perché essendo sensibile ha ripensato a tutta la gente che tifava lungo il percorso e questo l’ha fatta emozionare. Non è bella questa cosa? Quindi Marika hai avuto innanzitutto coraggio e poi quando l’ho vista spuntare con quel cappellino bianco e quello sguardo sereno ho pensato questa ragazza ha avuto proprio fortuna ad avermi conosciuto! Guardala...è bellissima!
D: Vi lasciate sedurre dai piaceri della tavola? Chi dei due è più goloso? Chi cucina meglio?
M: Ti dico solo che io mangerei anche i tavolini, adoro mangiare per il gusto di assaporare il cibo sotto al palato, bere del buon vino, gustarmi proprio il momento. Tieni presente che io cucino per il gusto di mangiare e condividere, non per il piacere di cucinare. Comunque, Manzini fa una amatriciana da paura, meglio di me!
R: Assolutamente si premetto che io so fare in cucina solo la amatriciana e quella mi viene molto bene ma da quando sto con Monika ho scoperto che faccio con la moka un buon caffè e la mia esperienza in cucina finisce qui. Lei è una cuoca perfetta sa fare tutto anche la pizza e se nella corsa io sto un gradino più in alto, Monika in cucina sta 10 gradini sopra di me. Per quanto riguarda il mangiare siamo due idrovore: spazzoliamo tutto anche le briciole e ci equipariamo nel mangereccio. In pratica ogni colazione pranzo o cena che sia, noi ci vendichiamo…si è una vendetta! (Cit. A. Sordi)
D: Ci racconti la tua prima corsa con la Podistica Pomezia? Dove eri e che emozioni hai provato?
M: La mia prima corsa vera e propria è stato l'allenamento che abbiamo fatto l'08 marzo 2020 tutti insieme, mese in cui ho iniziato a correre, eravamo davvero tanti ed è stato il primo giorno che ho indossato la divisa della Podistica, è stato davvero un bel momento, l'allegria e la tenacia dei componenti di questo gruppo sono contagiose. Invece, la prima gara è stata quella del 18/10/2020 a Latina, poco meno di 10k, ma più duri della mezza maratona, pensa un pò!?
R: Premetto che ho iniziato a correre con la Podistica Pomezia a maggio del 2019 grazie a Livio che vedendomi correre vicino casa mi ha proposto di tesserarmi e così poter partecipare ad alcune gare, in quel periodo in programma c’era la dieci km di Nettuno che poi ho scoperto dopo che erano dieci e mezzo. Emozioni a non finire positive si quelle prima della gara perché ho rischiato che il mio esordio fosse anche la mia fine. A cinquecento metri dall’arrivo non riuscivo più a respirare ero tarato decisamente solo per i dieci km…. Ho chiesto con chi avrei potuto seguire della Podistica e mi hanno consigliato Antonio Cassandro, con cui ho fatto anche il riscaldamento: due km interminabili, che per me erano già parte di quello che sarei riuscito a percorrere. Partiamo e, visto che mi sentivo preparatissimo parto veloce...in quella gara si doveva percorrere anche un km sulla sabbia con il salto del ruscello...volete sapere se sono riuscito ad arrivare alla sponda opposta? NO! Oltre a finire nell’acqua con un piede ho bagnato tutti quelli che mi erano vicini...terribile figura. Il resto non lo ricordo visto che stavo in balia di allucinazioni per via della fatica...morale della favola sono riuscito a concludere la gara si ma con l’aiuto dei soccorsi (per la verità arrivati dopo dieci minuti e con Monika che se li voleva mangiare per il loro ritardo). Ma comunque anche se è stata una terribile esperienza, mi ha fatto scattare un qualcosa dentro e mi sono innamorato di questo sport.
D: Hai vinto un concorso e puoi scegliere di correre una gara in una qualsiasi parte del mondo con vitto e alloggio pagato. Dove decidi di andare? Vediamo anche l'affinità di coppia: secondo te il tuo partner dove andrebbe?
M: Affinità o meno io andrei assolutamente a New York, è veramente unica, ma sempre dopo Roma.
R: Io rimarrei a gareggiare nella capitale sono sicuro anche se non ho viaggiato molto che posto più bello non c’è. Ma credo che Marika vorrebbe fare la Maratona di New York.
D: La gara più bella a cui hai partecipato?
M: La corsa di Miguel, per il significato che racchiude e per la location con entrata "trionfante" nello Stadio Olimpico, stadio dove sono sempre stata spettatrice, mai protagonista e in questa corsa ti senti davvero "il protagonista". Ed era la mia prima volta alle prese con i 10k.
R: Sono state tutte belle anche la prima a Nettuno ogni esperienza mi ha arricchito. Ricordo la dieci km corsa a fine anno con Luca: attraversare Roma facendo sport sono emozioni uniche, la 10 virtuale con Marika facendo trail sui Castelli Romani, o la Miguel con Filippo che purtroppo ho abbandonato al sesto perché andava troppo forte! Ma quella più bella è stata l’ultima la Mezza di Latina: ho fatto anche il mio PB (1:25,27 )...ve lo scrivo ma non perché mi voglio vantare, solo per dirvi che se io ce l’ho fatta, tutti ce la possono fare a raggiungere dei piccoli obbiettivi fidatevi! Sarà difficile limare, anche se di poco, questo tempo, ma intanto mi godo questo bel momento e queste sensazioni che mi fanno stare bene, in più ringrazio tutti gli amici che ho martoriato durante questi quasi due anni con domande a volte inerenti alla corsa anche un pò cretine, come allacciare le scarpe, la respirazione come la devo fare, le braccia se le muovo così va bene ecc e in più grazie per tutte le uscite fatte il fine settimana a Fabio Paoletti, Stefano Michienzi, Carlo Galli, Fabio Maniscalchi, Ettore Corlianò, Giuseppe Sera, Degus, Gianni, Pasquale, Guglielmo (il primo che è riuscito a farmi fare trenta km tutti di fila) e per ultimo Ennio che mi ha permesso di potermi allenare con Fabio e Carlo, un'occasione e un'esperienza che porterò sempre dentro.
D: C'è una gara che hai messo nel mirino e per la quale hai pensato "Prima o poi la devo fare"?
M: Ce n'è più di una veramente!! La prima è la "Rosetta verticale Trail Run", una gara trail quasi impossibile da sostenere, si svolge nel cuore delle Dolomiti, località San Martino di Castrozza, altitudine e vista mozzafiato, adoro il trail (grazie Dante Sanson per avercelo fatto scoprire) e poi, naturalmente, la Maratona della città più bella del mondo: Roma. Per il momento sono nel cassetto dei sogni
R: A me piacciono tutte purchè si possano condividere con gli altri della Podistica il prima con i saluti gli abbracci (anche se ora non si può...ma quanto mancano) e il dopo, con il thè e i biscotti di Emilia, le risate, le sfide interne e tutto quello che mi ha fatto innamorare di questo gruppo. Ma una di cui ne parlano come la gara Regina è la Roma-Ostia...si penso che quella è una delle mie gare che tengo nel cassetto.
D: Che emozioni hai provato alla ripresa delle gare dopo la pandemia? Quanto ti sono mancate le gare?
M: A me sono mancate tantissimo perché, causa pandemia, non avevo quasi neppure fatto in tempo ad iniziarle! Quindi, sì, tantissime emozioni.
R: Tantissimo, ma più che le gare tutto quello che gira intorno...come dicevo in precedenza, fino a qualche tempo fa ogni uscita era una gara e che stress, ora sto un pò meglio e a parte gli allenamenti dove ci sono le ripetute riesco anche a correre dei lenti...mi sono tranquillizzato, ma l’emozione rimane sempre indelebile.
D: Testiamo ancora l’affinità di coppia: Monika, se Riccardo potesse decidere di tornare nel passato e sostituirsi ad un personaggio dell'epoca, secondo te dove vorrebbe tornare e chi vorrebbe essere? Riccardo, dei grandi personaggi del passato chi ti piacerebbe essere?
M: Facile dai, o almeno credo, Riccardo vorrebbe essere Pietro Mennea, per il Campione e l'uomo che è stato, chi non vorrebbe essere Pietro? Testardi uguali pure!
R: Secondo me Mennea perché era un grande uomo e un grande sportivo con il suo bel caratterino ma sempre grande. Lui diceva sempre “se potessi tornare indietro mi allenerei non 6 ore ma dieci”.
D: Vuoi mandare un saluto agli amici della Podistica Pomezia?
M: Certo! Non dimenticherò mai l'accoglienza che sin dalle primissime volte che ci avete riservato, i sorrisi, le foto, le battute, le crostate, ci avete proprio fatto innamorare. Tutto questo ci manca immensamente, il collante di Podistica Pomezia è unico, con l'augurio di rivederci presto, un abbraccio a tutti.
R: Sicuramente! vi devo ringraziare perché se non avessi trovato tutti voi così disponibili onesti, insomma brave persone, difficilmente avrei continuato a correre, quindi vi saluto tutti con il cuore spero che ritorneremo tutti ad abbracciarci finalmente perché mi manca davvero tanto. Per ora, ma solo per ora, un abbraccio virtuale a tutti. Vi adoro!