Ciao a tutti...siamo alla vigilia della Santa Pasqua ed esattamente come l'anno scorso, saremo costretti a rimanercene confinati all'interno delle nostre case. Ma se l'anno scorso eravamo all'inizio dell'incubo e davanti ai nostri occhi il futuro si prospettava cupo e nebuloso, quest'anno l'avvio della campagna vaccinale ci prospetta una Pasqua di speranza, facendoci vedere il futuro con tinte più rosee. La stessa pubblicazione da parte della Fidal del calendario delle gare podistiche, ha infervorato gli animi degli amanti del running, che hanno colto l'occasione al balzo avviando l'iscrizione alle gare, alla ricerca di quella piacevole normalità che ormai manca da tanto (troppo!) tempo. Nel frattempo, in attesa di poter ripartire con i nostri reportage del fine settimana relativi alle gare del weekend, noi andiamo avanti con le nostre interviste. Oggi vi presentiamo un altro pezzo da novanta della nostra squadra, fedelissimo alle gare del weekend e promotore degli allenamenti di gruppo...prima di lasciarvi all'intervista, il Direttivo e la ASD PODISTICA POMEZIA tutta coglie l'occasione per augurare a tutti i suoi tesserati e alle loro famiglie una Buona Pasqua, piena di serenità e salute.
GIANNI DALLAGO
Gianni Dallago è uno sportivo amante sia del runnning, sia del trail. Vanta tempi di tutto rispetto sulle tre distanze principali, e si è tolto anche la soddisfazione di entrare a far parte del club del ultramaratoneti prendendo parte alla 100km del Passatore. Prima della pandemia ha fatto registrare un costante miglioramento delle prestazioni e nell'ultima edizione della maratona di Roma ha confermato i suoi costanti progressi siglando il PB sulla distanza. Quindi possiamo tranquillamente affermare che il suo pregio migliore è di essere come il buon vino: invecchiando migliora! È anche uno degli atleti più propositivi e spesso organizza allenamenti di gruppo, postando sui vari social la buona riuscita dell'evento.
Direttivo: Ciao Gianni, benvenuto nella nostra rubrica. È la prima volta che sei protagonista di un'intervista semiseria come quella di oggi? Che effetto fa? Gianni: Buongiorno a tutti! Si è la prima volta che partecipo ad un'intervista e la cosa mi fa molto piacere. Vi ringrazio per lo spazio che mi concedete per raccontare le mie avventure podistiche. D: Come nasce la tua passione per la corsa? G:Beh, diciamo che io sono sempre stato un sportivo fin da ragazzo. Ho iniziato giocando al calcio, poi ad un certo punto della mia vita, arrivato a 40 anni e giunto quindi al momento di appendere gli scarpini al chiodo, mi sono avvicinato al mondo del running, anche per mantenere la salutare abitudine dei 3/4 allenamenti a settimana, in modo da continuare a mantenermi in forma D: Nel tuo curriculum hai tante gare e vanti una grande esperienza. Abbiamo visto però che avevi iniziato anche prendendo parte a dei trail... (parlaci della tua esperienza sui trail) G:I trail sono competizioni diverse rispetto alle gare che facciamo su strada in quanto sono sicuramente più dure. La gara spesso si disputa nei boschi o su percorsi sterrati… a volte addirittura sono percorsi semi collinari se non addirittura sentieri montani. La gara è molto tecnica, il terreno spesso è bagnato, pieno di fango e prevede continui saliscendi. Quindi sono gare molto più faticose rispetto alle gare su strada, E’ vero, tra le mie gare ho messo anche qualche trail, ma la fatica percepita è stata talmente elevata che ho preferito dirottarmi sulle gare su strada, anche se devo dire che correre nei boschi è sempre affascinante e i trail presentano sempre scenari veramente belli. D: Invece su strada ci risulta che le gare cui prendi parte sono a chilometraggio vario... meglio la 10, la 21 o la maratona? G: Beh, diciamo che le mezze maratone sono una media distanza e pertanto è sicuramente più facile prepararle a livello di allenamento rispetto ad una maratona. Quindi è il tipo di gara a cui prendo parte più spesso e devo dire che mi divertono anche parecchio. Però la soddisfazione e l’emozione che si prova correndo e terminando una maratona è indiscutibile e non è paragonabile a mio avviso con nessun’altra distanza. D: A proposito di maratona, in Italia ne hai fatte varie (Firenze, Torino, Ravenna, Roma)... ce ne è una che ti ha emozionato di più? G:Sicuramente Roma è quella che mi ha emozionato più di tutte le altre, anche perchè è stata la mia prima maratona: il fascino della capitale con tutti i suoi monumenti non ha rivali e ricordo con piacere tutti i gruppi di persone che facevano musica per renderci ancora più felici qualora non lo fossimo già abbastanza. Devo dire che è stata un’esperienza unica, conclusa anche con un tempo più che buono (3:24,32), quindi sono doppiamente felice.
D: Nel 2019 hai fatto grandi tempi alla Roma-Ostia (1:24;29) e alla maratona di Roma (3:11:45, che tra l'altro credo sia il tuo PB)... pensi di aver dato tutto o si può ancora limare qualcosa? G: Io credo si possa sempre migliorare, anche perché per un runner lo stimolo lo crea la gara e la competizione contro se stesso, allo scopo di cercare di limare sempre qualche minuto. Ovviamente si deve sempre tener conto anche degli anni che passano, per cui la ricerca del miglioramento deve essere adeguato anche all’età.
D: Per preparare Roma hai seguito un programma specifico, mirato a fare un buon tempo, oppure la preparazione è stata come le altre maratone e il tempo è venuto da se? G:Io la maratona di Roma l'ho preparata seguendo una scheda specifica come fatto anche per le altre gare che ho preparato, cercando sempre di rispettare tutti gli allenamenti. Rimango del parere che la differenza nella prestazione la fa sempre la costanza negli allenamenti.
D: Hai vinto un'iscrizione gratuita tra la 100km del Passatore e la 100km del Sahara: declini l'invito o ti butti all'avventura? Quale delle due sceglieresti? G:Assolutamente non declino niente!!! Cosa devo dirti? Dato che la 100 km del Passatore l'ho già provata e portata a termine a mio avviso anche con un ottimo risultato (11 ore e 22 minuti), sicuramente mi preparerei al meglio per la 100 del Sahara, che dicono sia un’esperienza unica!
D: L'ultima gara oltre un anno fa... certo è dura, no? Quanto ti mancano le gare? G: Le gare mi mancano moltissimo, sono il motore per gli allenamenti e per le preparazioni che in questo momento non ho tanta voglia di fare. E poi lo spirito che si crea prima della partenza e all'arrivo è qualcosa di unico. Per non parlare poi dell'ultimo periodo in cui avevamo a disposizione anche il nostro gazebo in cui ci ritrovavamo tutti insieme… FANTASTICO!
D: Hai un aneddoto particolare da raccontarci che ti è accaduto in gara? G: Mi è accaduto durante una gara a Rieti, dove disputavamo una gara da 32 km: lungo una salita mi sono imbattuto con un papà che spingeva la carrozzina del figlio diversamente abile facendo moltissima fatica. A quel punto noi tutti, perfetti sconosciuti, abbiamo preso questa carrozzina e l'abbiamo tirata tutti insieme fino alla fine di quella salita. E’ stato un gesto che mi ha reso molto felice e mi ha fatto sentire migliore: il bello della corsa e il senso dello sport è anche questo!
D: Durante questa pandemia andare a correre ti ha aiutato ad isolarti e cercare di non pensare a cosa sta accadendo? Oppure la mente va sempre lì (anzi forse correre da solo ha ampliato il disagio) G:In questo periodo è stato difficile allenarsi, perché il pensiero è comunque sempre rivolto alle persone che stanno male o che non ce l'hanno fatta con questo virus bastardo. A complicare tutto ci si sono messi anche quegli esagitati che hanno additato i runners come veri e propri untori e causa di contagio! Mah, spero solo che tutto questo finisca al più presto.
D: Adesso ti facciamo una domanda difficile: che tipo di insegnamento dobbiamo trarre da quanto accaduto? G:Tutto quello che sta accadendo dovrebbe farci riflettere e spingerci a rispettare un po' di più il prossimo. La vita è breve, quindi godiamocela il più possibile!
D: Ok, te la sei cavata. Facciamo un ultimo gioco: saluta e prova a dare un appuntamento ai tuoi amici della Podistica Pomezia. G: Vi saluto e vi ringrazio a tutti per avermi dato la possibilità di parlare un po' di me. Spero di rincontrare tutti gli amici della Podistica prima possibile e di uscire quanto prima da questo incubo per ricominciare con la nostra passione: LA CORSA! Un abbraccio a tutti e FORZA PODISTICA POMEZIA!!!
Ciao ragazzi...eccoci di nuovo qua, per un nuovo appuntamento con i nostri tesserati. Come tutti sapete la nostra regione è stata di nuovo declassata a zona rossa, siamo stati di nuovo confinati in casa, limitati nei movimenti ed impossibilitati a socializzare come vorremmo. Ma come indicato nel titolo, si barcolla, ma non si molla. Non si molla perchè noi siamo runners e sappiamo cosa vuol dire affrontare una salita, sappiamo cosa vuol dire sentire il cuore pulsare a mille e avere paura di non farcela. Ma puntualmente ogni cattivo pensiero viene cancellato dalla nostra mentalità: no, non molliamo, perchè noi siamo runners e il nostro obiettivo deve essere sempre quello di raggiungere la cima della salita, perchè sappiamo che dopo ogni salita c'è sempre una discesa e dopo una partenza c'è sempre un arrivo. La stessa mentalità deve essere applicata nell'affrontare questo virus: è vero, dopo oltre un anno siamo stanchi e a corto di fiato, ma d'altronde se vuoi vedere l'arcobaleno devi rassegnarti a sopportare prima la pioggia. Nella speranza che questo appuntamento settimanale vi permetta di affrontare con ancora più entusiasmo e determinazione tutto il brutto che vi circonda, eccoci pronti con una nuova intervista. Fiato alle trombe: si parte!!!
IVANO DEL GIOVANE
Ivano Del Giovane fa parte della Podistica Pomezia da 3 anni: amante del running, è uno degli atleti più presenti alle gare del weekend. Predilige prendere parte principalmente alle gare da 10 km, ma ultimamente si è cimentato anche sulla mezza maratona con risultati più che lusinghieri. Proprio questi buoni risultati sulla 21 km (non ultima l'ultima edizione della Corrifregene) lo ha portato a strizzare l'occhiolino alla maratona, discorso momentaneamente sospeso a causa dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Ma conoscendo la sua tenacia e costanza, siamo sicuri che riprenderà il discorso appena possibile.
Direttivo: Ciao Ivano, benvenuto nella nostra rubrica. Ci dici come è nata la tua passione per il running? Ivano: Ciao amici della Podistica, la mia passione per il running è arrivata tardi. Dopo tanti anni di calcio passato tra le varie categorie, come tutti i calciatori arriva l'ora che devi smettere e la cosa è abbastanza traumatica. Con la fine degli allenamenti uno tende inevitabilmente a rilassarsi e un giorno di circa cinque anni fa, dopo una vacanza in Calabria, mi resi conto che forse mi ero rilassato troppo: la bilancia indicava 92 kg e il disappunto fu enorme. Decisi così di rimettermi in moto, cominciando a fare delle camminate veloci. Dopo sei mesi in cui persi circa 10 kg cominciai ad alternare camminata e corsa fino ad arrivare a fare 10-12 km di corsa senza mai fermarmi. Poi 3 anni fa il mio amico e collega Vincenzo Fabozzi mi ha convinto ad iscrivermi alla Podistica (dove sono stato accolto benissimo e sentito subito a mio agio) per partecipare a qualche gara. La mia prima gara fu in casa, la “Pavona Run” conclusa con un buon tempo e da lì è cominciata la mia ormai forte passione per il running che si è trasformata ormai in una vera e propria droga di cui non posso fare a meno.
D: Ti vediamo sempre in tiro e perfettamente in forma: per i tuoi allenamenti segui delle tabelle o vai a sensazione? Inoltre fai attenzione anche all'alimentazione? I: All'inizio andavo a sensazione poi quando o cominciato a migliorare il mio compagno di squadra Francesco Lamanna mi ha preparato 2 tabelle, una per i 10 km. e una per la mezza che mi hanno aiutato molto, facendomi fare degli ottimi risultati. Per quel che riguarda l'alimentazione non faccio diete specifiche cerco solo di mangiare più sano possibile.
D: Durante questa pandemia sei riuscito ad allenarti con continuità o sono venuti a mancare gli stimoli? I: Si, devo dire che durante la pandemia sono comunque riuscito ad allenarmi con continuità e senza grandi problemi, grazie anche alla pista di cui posso usufruire dove lavoro aiutandomi a non abbassare la guardia e restando sempre attivo sia fisicamente che mentalmente.
D: Sei uno degli atleti più presenti alle gare del weekend.Quanto ti manca gareggiare? I: Le gare mi mancano molto: mi manca l'appuntamento con i compagni prima di partire, mi manca la preparazione alla gara, mi mancano le risate e i commenti prima e dopo la gara sotto il nostro gazebo con la foto di rito e soprattutto mi manca la gara vera e propria, dove sei concentrato solo su essa e ti spariscono tutti i pensieri negativi, lo stress e le cose andate male durante la settimana. Quei momenti di corsa ti fanno stare così bene che non ti fermeresti mai.
D: Quale è il ricordo più bello collegato ad una delle tante corse a cui hai preso parte? I: Il ricordo più bello è legato alla mezza maratona di Firenze: sono partito con mia moglie e mia figlia insieme ad un’altra coppia con figlia al seguito, anche loro per partecipare alla corsa. Partimmo dalla stazione Tiburtina con il pullman con tanto entusiasmo e un’emozione che non provavo da tempo. Arrivati in albergo ci siamo dedicati subito a girare per la città, visitando i luoghi più belli per poi andare a cena con altri amici venuti in macchina. La mattina della gara ci incontrammo poi con i compagni di squadra della Podistica, anche loro venuti a gareggiare. Ricordo con estremo piacere il riscaldamento, la foto di rito e la gara bellissima, finita con un bel tempo. Momenti per me indelebili, passati ammirando le bellezze di Firenze e percorrendo posti mai visti insieme ad una marea di atleti che correvano mostrando tutto l'amore per la corsa.
D: C'è una gara che non vedi l'ora di tornare a correre? I: Onestamente non vedo l'ora di tornare a correre la Roma-Ostia, perché la prima volta che la affrontai avevo un febbrone da cavallo e non me la sono potuta godere come avrei voluto: ricordo che partii nonostante mi sentissi male e la soffrii tantissimo, anche se riuscii a portarla a termine.
D: Dopo i buoni risultati sulla mezza, un pensierino sulla maratona hai cominciato a farlo? Se sì, quale maratona sceglieresti per il tuo esordio sulla distanza? I: Beh, è ovvio che mi piacerebbe molto fare la regina delle corse e neanche a dirlo il mio esordio lo sogno nella maratona di Roma, la mia citta!
D: La tua famiglia asseconda questa tua passione? Viene a fare il tifo per te? I: Su questa cosa sono fortunato: la mia famiglia ha sempre assecondato questa mia passione e mi ha seguito in molte gare, sostenendomi in tutto e per tutto. Ciò mi rende molto felice e per questo ringrazio mia moglie
D: Edizione straordinaria: la pandemia è finita! Quale è la prima cosa che fai? I: Una volta finita la pandemia le cose che vorrei fare sono molte, ma la prima che mi viene in mente è una bella vacanza nella mia Riccione, con mia moglie e soprattutto con le mie scarpe e la canotta della Podistica. Mi piacerebbe tornare a fare ogni mattina quei 12/14 km di lungomare che dividono Riccione da Cattolica, salutando gli amici runner che incontro. A concludere un bel tuffo rigenerante in mare!
D: Ci dai un tuo pensiero sulla Podistica Pomezia? C'è secondo te un qualche servizio che dovrebbe essere proposto o migliorato? I: Che dire della Podistica Pomezia? Tutto il bene possibile: da quando ne faccio parte ho ricevuto solo amicizia da tutti i suoi componenti! Per me è una grande famiglia che non vedo l'ora di rincontrare sotto il nostro gazebo che, visto gli iscritti in continuo aumento, bisognerebbe forse ingrandire (tipo quello di altri gruppi podistici). Per quanto riguarda voi del direttivo siete tutte persone serie e competenti che si stanno impegnando molto per portare la Podistica ai livelli delle società più prestigiose presenti sul territorio capitolino e per questo sono ancora più orgoglioso di farne parte
D: Sappiamo che sei un grande tifoso romanista, per cui ti lasciamo con una provocazione: meglio un Personal Best sulla mezza o un gol della Roma? I: In questo momento molto meglio un PB sulla mezza! La Roma rimane sempre il mio grande amore, ma la corsa mi ha ridato quella voglia di vivere e divertirmi come quando ero ragazzo!
D: Abbiamo finito. Vuoi salutare i tuoi colleghi? I: Certamente! Un carissimo saluto a tutti gli amici atleti della Podistica Pomezia e…grazie di esistere!!!
Ciao ragazzi...purtroppo ci risiamo. Dopo un anno passato tra mille incertezze, paure e timori, siamo di nuovo tutti bloccati presso i propri domicili e purtroppo quella luce in fondo al tunnel che cominciavamo a intravedere sembra essersi di nuovo allontanata. Diciamo la verità: contagi e vittime in costante crescita non consentivano di prendere decisione diverse e quindi eccoci di nuovo a malincuore confinati in zona rossa: spostamenti solo se necessari e tante, tante proibizioni, con all'orizzonte una santa Pasqua da passare di nuovo chiusi in casa, esattamente come un anno fa. Noi amanti del running possiamo comunque spostarci e fare i nostri allenamenti senza particolari problemi (salvo alcuni esagitati incontrati per strada che puntualmente ti insultano), ma il tempo in cui potremo di nuovo gareggiare in completa libertà, divertirci e abbracciarci sembra veramente ancora molto lontano. Ma noi teniamo botta e andiamo avanti, non ci fermiamo: andiamo avanti con le attività della nostra podistica, procediamo con i nostri allenamenti e proseguiamo con le nostre interviste, perché quando questo virus se ne sarà andato, dobbiamo farci trovare pronti a riprendere da dove abbiamo interrotto. Eccoci quindi di nuovo qua, pronti a presentarvi un altro protagonista della nostra rubrica de "L'angolo del tesserato" : oggi è il turno di un giovane atleta da poco entrato a far parte del nostro gruppo, che si è messo a nudo per noi, mostrando una grande passione per il running.
DAVID GALIA
David Galia e una delle nuove leve della Podistica Pomezia: iscrittosi alla nostra società poco prima dell'esplosione della pandemia, non ha avuto ancora occasione di indossare i nostri colori in gare ufficiali. Chi ha avuto modo di allenarsi con lui lo dipinge come un ragazzo molto simpatico ed espansivo, ma ha notato anche che il "pischello" (ha appena 23 anni) ha delle potenzialità non indifferenti e potrebbe farsi notare nelle gare brevi. Siamo tutti curiosi di vederlo all'opera: dobbiamo solo avere pazienza e sperare che questa emergenza sanitaria finisca il prima possibile.
Direttivo: Ciao David, e benvenuto nella nostra rubrica. Ci racconti come è nata la tua passione per il running? David: La mia passione per il running nasce fin da quando sono bambino. In molti mi dicevano di provarci, ma in realtà io avevo già maturato una certa passione per l’atletica, su cui mi sarebbe piaciuto cimentarmi come velocista. Vedere correre la gente mi ha sempre procurato un certo interesse, per cui, indipendentemente dai consigli ricevuti, decisi di iniziare a dedicarmi al running.
Di: Ci dici come sei venuto a conoscenza della Podistica Pomezia e perché hai deciso di tesserarti con noi? Da: Ho conosciuto la Podistica Pomezia grazie al motore di ricerca di Google: cercando una società podistica presso cui iscrivermi mi è stato proposto il vostro nome, per cui ho preso contatto con voi del direttivo che mi avete spiegato tutti i dettagli per il tesseramento. Mi avete proposto anche di fare una prova insieme a voi, per cui il fine settimana successivo mi sono ritrovato a fare un allenamento di gruppo insieme ad altri tesserati della squadra. Il clima e l’allegria respirati durante questa corsa da Pomezia a Torvaianica (e ritorno) mi è piaciuto tantissimo, e da qui è cominciata la mia avventura all’interno della Podistica Pomezia.
Di: Generalmente come strutturi i tuoi allenamenti? Segui delle tabelle o vai a sensazione? Da: Al momento non seguo tabelle, ma vado a sensazione: è un percorso nuovo che ho cominciato da poco, ma penso di poter dare il mio contributo per portare in alto i colori della Podistica grazie alla passione che metto in quello che faccio.
Di: Preferisci allenarti in gruppo o da solo? Inoltre soffri di più il caldo o il freddo? Da: Sicuramente preferisco allenarmi in gruppo, in quanto gli stimoli sono maggiori ed allenarsi insieme ad altri è sempre qualcosa di speciale che mi dà una spinta in più. Quanto al discorso della temperatura, sicuramente quello che mi crea più problemi è il freddo, in quanto spesso mi provoca fastidi muscolari. Poiché ho risolto dei fastidi di pubalgia riprendendo finalmente a correre vorrei evitare di fermarmi nuovamente.
Di: Durante questa pandemia sei riuscito ad allenarti con regolarità o sono venuti a mancare gli stimoli? Da: Fortunatamente sono riuscito ad allenarmi con una certa regolarità senza particolari problemi. Solo ultimamente ho avuto qualche problema che mi ha costretto a saltare qualche seduta, ma ciò non mi impedisce di continuare ad allenarmi e cercare di dare il meglio di me.
Di: Ti è mai capitato qualcosa di particolare durante una corsa o un allenamento? Da: No, non mi è successo mai nulla di particolare. Diciamo che la cosa che noto è che durante la corsa provo quella scarica di adrenalina che mi spinge a cercare di dare di più di quello che posso. Il bello dell’atletica è proprio questo: il divertimento e la passione ti spingono a cercare di superare i tuoi limiti.
Di: Quale è la gara podistica più bella a cui hai preso parte? Da: Purtroppo non ho ancora avuto occasione di partecipare a gare coi vostri colori a causa di questa pandemia. Speriamo che tutto riprenda presto e possa finalmente partecipare ad una gara insieme a tutti voi.
Di: 10 km, 21 km o maratona. C’è una distanza che preferisci? Da: Sicuramente mi piacerebbe cimentarmi sulla 21 km, ma ci devo ancora lavorare. Spero di riuscire a prepararla a breve, anche se so già che quando si comincia ad andare su distanze consistenti ci vuole sudore, sacrificio e soprattutto passione, altrimenti non si va da nessuna parte.
Di: Se avessi l’opportunità di partecipare ad una maratona internazionale, a quale vorresti partecipare? Da: Beh, credo che il fascino della maratona di New York non abbia eguali e quindi la mia scelta ricadrebbe sicuramente su di essa.
Di: Che consiglio ti senti di dare a chi si avvicina per la prima volta al mondo del running? Da: Ma guarda, l’unico consiglio che darei è di provarci. Oltre che essere una bella esperienza e farti sentire bene fisicamente è anche una cosa che ti scarica parecchio e ti calma, consentendoti di affrontare i problemi giornalieri con più serenità e tranquillità.
Di: Purtroppo la pandemia ci ha impedito di avere momentidi aggregazione tra i nostri tesserati, e quindi molti nostri atleti ancora non si conoscono in modo approfondito tra di loro. Ci fai un primo bilancio circa la tua appartenenza alla Podistica Pomezia? Da: Non può che essere positiva. Coloro che ho avuto il piacere di conoscere negli allenamenti si sono dimostrati tutti dei bravi ragazzi: sono simpaticissimi e mi hanno messo subito a mio agio. Ho notato molto affiatamento e credo che la Podistica Pomezia sia veramente una grande squadra.
Di: Vuoi mandare un saluto ai tuoi amici della Podistica? Da: Certamente…nonostante non conosca tutti quanti mando un forte abbraccio all’intera Podistica. Speriamo che questa pandemia finisca quanto prima, in modo da ritrovarci come tempo fa sotto il gazebo e fare quanto prima una gara insieme a tutti voi.Un saluto da David.
Ciao a tutti, purtroppo sembra che ci risiamo: l'aumento della curva dei contagi non ci consente di essere ottimisti e l'ombra di un nuovo giro di vite sembra affacciarsi sempre più insistentemente all'orizzonte. Da lunedì prossimo il Lazio passerà a zona rossa e per il weekend della prossima Pasqua si prevede un blocco alla circolazione molto rigido (non si è parlato di lockdown, ma siamo vicini)...che possiamo fare? Purtroppo la situazione è questa e dobbiamo sperare che la campagna vaccinale subisca una brusca impennata in modo da uscire il prima possibile da questa situazione. Sappiamo benissimo che è difficile accettare nuove restrizioni dopo oltre un anno di sacrifici che sembrano essere stati completamente inutili, ma non dobbiamo smettere di guardare con fiducia al futuro, pensando che prima o poi ne usciremo. Confucio diceva: "è meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità". Noi quindi vogliamo continuare ad accendere questa piccola candela per spazzare via le cupe ombre che ci circondano e portarvi un minimo di allegria e spensieratezza con la nostra rubrica de "L'angolo del tesserato": anzi, visto il momento, forse la scelta di questa settimana è ricaduta sulla persona più adatta. Infatti se da una parte ci sembra doveroso, nella settimana della festa della donna, intervistare un'altra delle nostre quote rosa, dall'altra la sorte ci ha portato a intervistare una delle persone più ottimiste e altruiste del nostro gruppo.
EMILIA PERRI
Emilia Perri fa parte della Podistica Pomezia dal febbraio 2019. Fin da bambina ha fatto parte del mondo dell’atletica, partecipando ai campionati studenteschi. Amante del running, è una delle nostre atlete più veloci e spesso sale sul podio di categoria. Dopo un costante miglioramento dei tempi sulla distanza di 10 km, ha iniziato a correre la mezza maratona, chiudendo Fiumicino e Fregene con tempi di tutto rispetto. Impegnata da anni nel sociale, rappresenta un mix di ottimismo, altruismo e costanza che spesso coinvolge chi la frequenta. Vista la regolarità e la dedizione che mette in tutto quello che fa, siamo certi che la sua passione per la corsa la porterà presto a provare a cimentarsi nella maratona.
Direttivo: Ciao Emilia, benvenuta. Allora, parlaci della tua passione per il running: come è nata? Emilia: Ciao a tutti! Innanzitutto vi ringrazio per questa bellissima iniziativa che consente a noi atleti della Podistica di conoscerci meglio. Ma siete sicuri che volete che io risponda alle vostre domande? Beh, lo faccio molto volentieri… La mia passione per lo sport nasce sin da bambina: all’età di nove anni ero già sulla pista d’atletica grazie a mio fratello e successivamente, al mio attuale cognato, che mi fecero innamorare di questo sport. Le mie prime specialità sono state salto in lungo e salto in alto. Durante il periodo scolastico ho vinto spesso le gare cui prendevo parte, qualificandomi per le nazionali dei campionati studenteschi. Il mondo delle corse su strada mi è sempre piaciuto, ho preso parte a delle gare podistiche sia quando stavo ancora in Calabria, sia quando mi sono trasferita nel Lazio: pensa che ho corso anche alcune edizioni della gara “Sulle orme di Enea”. A causa di un problema di salute ho dovuto abbandonare per un periodo di circa 10 anni: poi quando ho cominciato a star meglio ho ripreso a correre e così a dicembre 2018 ho corso la “We Run Rome”. In quell’occasione ho incontrato i fratelli Castiglia, i mitici “Luca ed Enzo”, i quali hanno insistito per iscrivermi con la Podistica Pomezia. E così mi sono iscritta a febbraio 2019 ed ho partecipato alla prima gara “La corsa del ricordo”. E’ iniziata così la bellissima avventura con la Podistica Pomezia.
D: Fai parte delle "quote rosa" della nostra società, un numero che negli ultimi due anni ha mostrato una lenta ma costante crescita. Secondo te ci sono le condizioni per migliorare questo dato? E: Quando mi sono iscritta, infatti, eravamo poche donne; da quando ho iniziato ho portato a casa bei risultati salendo sul podio diverse volte per i premi di categoria onorando il nome della Podistica Pomezia; questo può essere forse stato uno stimolo per altre ragazze, in quanto adesso la quota rosa è cresciuta notevolmente e siamo arrivate ad essere un bel numero. Sono sicura che crescerà ancora e io non mollo: corro e correrò come quota rosa della Podistica.
D: Un consiglio a chi si avvicina per la prima volta a questo sport? E: Chi si avvicina a questo sport, secondo me, deve essere prima di tutto innamorato dello “sport” in generale, poi della vita perché correndo si ha un vero senso di piena libertà, si acquista una vera autostima di se stessi, perché correndo capisci che ci devi mettere tanta passione; e se c’è l’hai dentro questa passione esplode veramente in tutti i sensi e ti aiuta sotto tanti aspetti.
D: Sappiamo che sei anche molto impegnata nel sociale. Immaginiamo sia molto complicato far conciliare tutti i tuoi impegni. E: Sì è vero sono molto impegnata nel sociale. Già nei primi anni che mi sono trasferita a Roma mi sono impegnata come volontaria all’ospedale “Bambin Gesù” travestendomi da Babbo Natale e da Befana, per portare qualche sorriso tra i bambini ricoverati nel reparto oncologico e cardiologico. Poi ho fatto la volontaria alla Caritas di Roma, e presso la Comunità S.Egidio dove ho vissuto esperienze indimenticabili. Attualmente sono presidente di un’associazione che si occupa di ospitalità e lavoriamo soprattutto con i disabili, le case famiglie e ospitiamo bambini che vengono in cura all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma da altre città italiane e che dopo trapianti o mesi di chemioterapia, necessitano di qualche giorno di vacanza vicino al mare. In più, insieme alla Croce Rossa italiana di Pomezia, aiutiamo i senza fissa dimora del territorio. Insieme a mio marito e ai miei due figli Andrea e Federica prepariamo, con l’aiuto di alcuni volontari, i pasti caldi che vengono poi consegnati dalla Croce Rossa. Fra questi bellissimi ed impegnativi momenti cerco sempre di ritagliarmi un’oretta per fare una corsetta… Ed il mio motto è: mi scarico e mi ricarico. Questo mi dà una grande forza per andare avanti
D: Ricordi il tuo esordio podistico? Che sensazioni hai provato? E: La mia prima corsa su strada è stata la “Vivicittà”, gara molto particolare, in quanto si corre lo stesso giorno alla stessa ora in quasi tutti i capoluoghi d’Italia. Io l’ho corsa a Catanzaro perché sono calabrese, poi all’età di 22 anni per motivi di lavoro mi sono trasferita a Roma ed ho continuato a correre per le varie città del Lazio.
D: C'è una gara che ricordi con particolare piacere? per la quale hai pensato "Che bella, non vedo l'ora di correre la prossima edizione!" E: Ho avuto modo di partecipare a diverse gare e devo dire che in particolare due mi sono piaciute molto. La prima in zona mare, che è stata la mia seconda gara con la Podistica Pomezia: sto parlando della “Circeo Run”, 10 km che corri sul monte della Maga Circe per poi passare nel meraviglioso paesino e scendere giù verso la costa tra mito, storia e natura. La seconda è stata la “Corsa del pane” a Genzano di Roma, dove sono salita anche sul podio conquistando il primo posto di categoria. Si corre scendendo verso il lago di Nemi, poi si passa nel bosco e all’arrivo la bellissima pizza calda e bruschetta con il pane di Genzano. Questi per me veri motivi validi per dire: non vedo l’ora di correre la prossima edizione!!!
D: Dopo aver sfatato il tabù 21 km, un pensierino alla maratona lo stavi facendo? E: Non avevo mai partecipato Alla mezza maratona e così il 10 novembre 2019 ho corso la mia prima mezza a Fiumicino, e poi il 2 febbraio 2020 la mezza di Fregene, dove ho migliorato anche la mia prestazione concludendola con 1h e 50 minuti. Avevo pensato di correre la Mezza maratona più bella ed importante che ci sia, la “Roma Ostia” bloccata e rimandata poi a causa della Pandemia. Non nego che ho pensato anche ad iniziare a preparare una Maratona; penso che chi ama questo Sport, chi è veramente appassionato del running, non può non provare a correre una maratona. Spero di poterlo fare al più presto.
D: Hai la possibilità di partecipare ad una delle grandi maratone nel mondo: quale decidi di fare e perché. E: Sin da piccola ogni volta che hanno trasmesso la partenza della Maratona di New York in tv, ho sempre detto: che bello un giorno anche io voglio essere su quel ponte. Il fascino della città, di tanta gente multietnica e perché penso che sia la più bella gara nel mondo, mi potrebbero spingere a decidere di partecipare a questa maratona.
D: Poi invece è arrivata la pandemia e come sappiamo le competizioni podistiche sono state sospese...cosa ti manca di più? E: Quest’anno appena trascorso a causa di questa dannata pandemia, ha segnato tutti sotto tanti aspetti: lavorativi, familiari e sociali. La convivenza per diversi mesi in casa ha messo in crisi diverse famiglie, la scuola con la DAD ha reso vulnerabili molti ragazzi, adulti che hanno perso il lavoro. Insomma una catastrofe. Anche noi sportivi siamo stati penalizzati. Mi mancano le nostre domeniche, i nostri momenti magici pre e post gara, unici perché fatti di spensieratezza, divertimento, gioia, e passione per la corsa. Spero insieme a tutti voi, che presto possiamo ritornare a montare il gazebo, a ridere, a vivere i nostri bellissimi momenti insieme
D: Hai un rapporto eccezionale con tutti. Pensi sia più per il tuo carattere o per i dolci che porti alle gare? E: Il mio rapporto è eccezionale con tutti perché io amo tutti. Fa parte del mio carattere, sono molto altruista, mi piace stare in compagnia, creare e vivere nuove emozioni, ascolto gli altri molto volentieri, rido e scherzo con tutti. Il mio pregio è vivere per la mia famiglia e per gli altri. Il mio difetto, se lo possiamo definire difetto, è fare molto per gli altri...come possono mancare i miei dolci alle gare? È una tradizione di famiglia. La mia mamma preparava the e biscotti per mio fratello quando faceva sport e così faccio io. Mi piace rendere felici gli altri e tutti i miei amici della Podistica, anche se con poco, con un piccolo dolcetto...
D: Ti è stata appena regalata una bacchetta magica: quale è la prima cosa che fai? E: Beh se potessi avere una bacchetta magica vorrei creare una pista ciclabile dove poter correre tranquillamente, che parta da Pomezia fino al mare e che arrivi ad Ardea per poi ritornare a Pomezia. Chiedo troppo???
D: Ci dai un tuo giudizio sulla Podistica Pomezia? E: Sono felicissima di far parte di una squadra come la vos…anzi, come la nostra. Mi è stata data la possibilità di entrare a far parte del Direttivo, e ringrazio ogni singola persona che me lo ha permesso. Insieme abbiamo costruito molto, fatto diverse esperienze; prima della Pandemia erano in progetto diverse cose tra cui la nuova edizione della gara “Sulle orme di Enea”. Speriamo di poterla rifare al più presto. Io personalmente ho organizzato diverse cene con tutta la squadra per consentire di conoscerci meglio. La cena di Natale 2019 è stata fantastica, anche perché da poco c’era stato il matrimonio con gli “Spiriti Liberi”. Credo che questi eventi ci aiutino a tenere unita la squadra perché non è fatta solo di corsa, ma di veri rapporti umani dove a trionfare è l’amicizia e la sincerità...e questa è la Podistica Pomezia.
D: Abbiamo finito. Grazie per averci concesso questa piacevole chiaccherata. E: Grazie a tutti per avermi dato questa bellissima opportunità. Spero tanto che prima o poi anche la Podistica possa organizzare la sua prima “mezza maratona“ sul territorio. C’è sempre una prima volta. Un grande abbraccio virtuale a tutti e spero di incontrarvi al più presto.