FILIPPO
NAPOLI
Filippo Napoli nasce a Gioiosa Marea (ME) il 19/12/1955. E' uno dei veterani della Podistica Pomezia, ed è anche uno degli atleti più veloci: non sono infatti poche le volte in cui si piazza nel podio di categoria, portando in alto i colori della Podistica Pomezia. Appassionato da anni del running, ha preso parte a parecchie maratone, ottenendo sempre tempi di tutto rispetto.
Direttivo: Ciao Filippo, sei uno dei veterani della Podistica Pomezia, ma anche uno degli atleti più veloci. Quale è il tuo segreto per mantenerti in forma e gareggiare a questi livelli?
Filippo: In tutta sincerità non credo di avere alcun segreto, diciamo che sono fortunato (merito dei miei genitori) ad avere un fisico geneticamente abbastanza atletico. Bisogna anche dire che faccio sport da sempre, da giovane e fino a circa 40 anni ho praticato il calcio anche ad un discreto livello. Poi dopo una pausa di circa 10 anni nei quali comunque facevo due tre sedute di corsetta a settimana, a 50 anni debutto nel running competitivo amatoriale. Ho avuto anche una piccola esperienza di circa tre mesi, era l’anno 1976, nel settore mezzofondo delle Fiamme Gialle.
Forse il merito della forma a questi livelli dipende molto dalla costanza degli allenamenti, anche impegnativi, che cerco sempre di non saltare nonostante gli impegni o ad esempio le avversità atmosferiche. Ho da sempre fatto 4 allenamenti settimanali, due impegnativi, uno un po’ meno e il quarto di recupero. Nel momento di andare in pensione già pensavo che avendo più tempo libero avrei potuto aggiungere un quinto allenamento. Delusione, non avevo tenuto conto dell’età, il fisico non ha retto e alla fine mi sono dovuto rassegnare a ridurre sia la quantità che la velocità. Ma non mi lamento, venderò comunque cara la pelle, ancora mi difendo accettando il fatto che comunque sono inesorabilmente in calo. Nelle gare mi aiuta molto la forza di volontà a sopportare la fatica anche nei momenti in cui si vorrebbe mollare.
D. Che consigli daresti a chi vuole iniziare a correre?
F. Intanto di iniziare avendo in testa prima di tutto i benefici che la corsa, così come ogni altro sport, apporta al fisico e al morale. Quindi iniziare senza pensare alle prestazioni, ai tempi. Fissarsi dei piccoli ma graduali obiettivi, se si inizia dopo un certo periodo di inattività cominciare con la marcia, poi inserire piccoli tratti di corsa fino ad arrivare a fare un’ora di corsa continua almeno tre volte settimanali. Questo può essere il primo obiettivo, il tempo non è importante. Poi passare al secondo obiettivo, correre in un’ora 10Km, arrivandoci sempre gradualmente. Da qui in poi sono tutti traguardi, ogni minuto in meno a fare i 10 Km sarà un risultato.
D. 10km, 21 o maratona: quale è la tua distanza preferita e perché?
F. E’ sempre stata la Mezza perché esalta la velocità con la distanza e perché non necessita di grosse variazioni delle sedute di allenamento. Il fisico non ne risente molto. Diverso è il discorso della Maratona, che comunque ho sempre amato perché la soddisfazione che si prova all’arrivo è unica. Devo dire che incomincio adesso a preferirla alla Mezza, forse perché ormai la mia velocità sta scemando e apprezzo di più le lunghe distanze.
D. Hai corso molte maratone: tra quelle disputate quale è quella che ricordi con più piacere?
F. Senza dubbio la Marathon de Paris 2012. Chiaramente perché a 56 anni ho fatto il mio best 2h 59’ 38”, pos. 1074 su 34297 atleti e anche perché, stranamente, è tra quelle dove ho sofferto meno la fase finale tipica della maratona. Inoltre è stata anche una mezza sorpresa in quanto eravamo in vacanza con un amico e mogli e il mio obiettivo non era il record. Evidentemente sono arrivato al meglio della preparazione, dopo i primi km mi sentivo bene quindi mi sono incollato ai pacemaker delle tre ore ed ho resistito fino alla fine. La cosa divertente è che abbiamo dovuto aspettare all’arrivo il mio amico per altre due ore.
D. C'è invece una gara podistica che ti provoca particolari emozioni e che vorresti disputare ogni anno?
F. Fino a qualche anno fa forse la Roma-Ostia in quanto la regina delle mezze e confrontarsi con tantissimi atleti venuti da tutta Italia è molto stimolante, per 5-6 anni mi sono sempre piazzato tra i primi 8 di categoria e partecipare alle premiazioni a Roma era molto stimolante. Ho sempre apprezzato anche la Tre Comuni, che ho disputato tante volte, anche per il fatto che di solito ci vado sempre con un amico e mogli per poi fermarsi a Civita Castellana a mangiare la coda alla vaccinara.
D. E con questo abbiamo scoperto che sei anche un buongustaio! Ricordi quando è stata la tua "prima volta" e quali emozioni hai provato?
F. La Roma-Ostia 2005 col tempo di 1h 46’ 12”. Mi avevano convinto a gareggiare degli amici. In effetti poi mi sono reso conto che non mi avevano ben consigliato facendomi iniziare direttamente con una mezza e la cosa divertente è che ci sono rimasti male perché li ho battuti tutti e due. Ho fatto tutta la gara con molta precauzione non avendo nessuna esperienza e l’emozione all’arrivo per aver terminato la corsa è stata immensa, ero stato capace di compiere un’impresa. Mi avevano dato anche la mia prima medaglia!
D. A cui poi se ne sono aggiunte tante altre! Invece ci dici quale è la gara più dura cui hai preso parte? Quali difficoltà hai avuto?
F. Il Trail della Capitale del 05/04/2008 me lo ricordo ancora: interamente in mezzo ai boschi di Rocca di Papa dalla parte del Vivaro, c’erano dei tratti talmente ripidi e sconnessi dove era impossibile correre. Nei tre giorni successivi avevo difficoltà a scendere le scale, i quadricipiti come due pezzi di legno. Ma vi garantisco che molto dura è anche la Mezza dei Castelli, per me più della Tre Comuni.
D. Durante la pandemia hai continuato ad allenarti con continuità o sei stato condizionato da quanto sta accadendo?
F. All’inizio ho cercato di resistere, nei dintorni ho molti tratti di campagna e facendo attenzione ai cani ho continuato ad allenarmi per circa una decina di giorni. Poi vedendo alcuni filmati sul web e per evitare di dover litigare con qualcuno per strada mi sono fermato. E’ stato molto frustrante, facevo qualche esercizio dentro casa ma abito in appartamento e non ho molto spazio. Oltretutto riprendere è stato anche molto faticoso!
D. Quanto ti manca il profumo delle gare?
F. Molto, non vedo l’ora che si possa tornare alla normalità. Mi manca molto anche l’atmosfera amicale del pre-gara e del post-gara insieme a voi della Podistica
D. Appena si tornerà a gareggiare cosa farai? Hai già messo nel mirino qualche gara?
F. Mi ero già iscritto all'edizione 2020 sia della Roma-Ostia che della Maratona di Roma, per cui non appena possibile si riprende: a questi appuntamenti voglio cercare di arrivare al massimo della forma!
D. Obiettivi per questo 2021? (anche personali, non devono essere legati obbligatoriamente alla corsa)
F. Spero semplicemente di poter continuare a gareggiare e assaporare tutta l’atmosfera legata alla corsa. Per i tempi sinceramente non ho ambizioni, mi accontenterò di quello che la mia condizione fisica mi permette. Mi piacerebbe disputare anche qualche gara all’estero, magari abbinandola ad una vacanza con famiglia.
D. Manda un messaggio ai tuoi amici della Podistica Pomezia.
F. Rimanete sempre con lo stesso sano spirito goliardico, la nostra forza è l’amicizia. Non abitando a Pomezia non ho modo di frequentarvi ma vi sono vicino col cuore. Sempre Forza Podistica Pomezia!
D. Ciao Filippo, Grazie!
F. Sono io che ringrazio voi. Ciao a tutti!
- ale.p