Sono stati 45 giorni lunghissimi, in cui tutti noi ci siamo trovati ad affrontare sia momenti di gioia, magari per aver riscoperto aspetti della vita familiare che da tanto, troppo tempo non si condividevano con i propri cari, sia una crescente sensazione di timore e paura per quel che il futuro potrà riservarci, soprattutto per chi il lavoro lo ha perso e si troverà a ricominciare daccapo.
Diciamolo chiaramente: di fronte a quanto è avvenuto in Italia in questi lunghi 45 giorni, di fronte agli oltre 200-mila contagiati e ai quasi 30-mila morti, parlare di corsa può sembrare fuori luogo e cinico...oppure può essere visto come un modo per esorcizzare tutte le nostre paure e spazzare via quelle nubi che si sono accumulate in questi giorni davanti ai nostri occhi, un modo per ritrovare quella normalità che possa farci tornare alle nostre abitudini, come se quanto vissuto fosse stato solo un brutto sogno. Lo sappiamo, nulla sarà come prima e crediamo che il popolo italiano, l'Europa, il mondo intero usciranno profondamente segnati da questa esperienza...ma noi vogliamo provarci, vogliamo tornare a parlare di questo sport che amiamo profondamente, vogliamo tornare a...vivere della nostra passione.
E allora proviamoci! Torniamo a parlare di corsa: come tutti sapete il blocco totale è all'epilogo e da lunedì 4 maggio si potrà riprendere anche a svolgere attività motoria senza le restrizioni imposte finora. In questi giorni di lockdown la figura del runner è improvvisamente saltata agli onori della cronaca, come se fosse la principale causa di tutto quanto stesse avvenendo nel nostro paese. Da questo punto di vista, ancora una volta sono stati i mezzi di informazione a demonizzare la nostra figura: tutti abbiamo visto la cassa di risonanza che ha avuto il video del runner che scappa alle forze dell'ordine sul lungomare di Pescara. Sicuramente l'atto è da condannare (ci mancherebbe!), ma riteniamo che quanto avvenuto non sia più grave di quanto fatto da tutte quelle persone che nell'ultimo mese sono state denunciate in quanto trovate a prendere la tintarella sulla spiaggia: di questi non se ne è parlato, eppure per curiosità provate a scrivere su Google "covid+denunciato a prendere tintarella" e vedete quanti link vi escono (Sarzana, Sanremo, Salerno, Ravenna...ce ne sono una marea). Per non parlare di chi ha organizzato pranzi o aperitivi di gruppo sul terrazzo o nel giardino di casa.
Anche chi scrive si è trovato a ricevere pesanti insulti nelle poche volte in cui ha deciso di fare una piccola sgambata, cercando un momento di evasione e relax: ciò è avvenuto nonostante mi fossi alzato alla 6 di mattina per cercare di non dare fastidio a nessuno, nonostante fossi da solo e nonostante avessi corso per tutto il tempo con il mio scaldacollo posto come bavaglio (e, vi garantisco, non è affatto comodo). Tra l'altro uno dei motivi degli insulti ricevuti da questi soggetti era dovuto al fatto che dava loro fastidio che passassi troppo volte per quella strada (ma d'altronde se l'attività motoria, come da DPCM andava fatta intorno casa, era inevitabile). Tuttavia, devo ritenermi fortunato di aver ricevuto semplici insulti, soprattutto alla luce di quanto accaduto ai nostri colleghi di Padova e Gardolo(TN).
Vabbè, lasciamo da parte questi fenomeni e parliamo di cosa potremo fare dal prossimo 4 maggio: sicuramente saremo tutti un po' più liberi e potremo svolgere l'attività motoria anche nei parchi e un po' più lontano da casa (ma senza esagerare). Attenzione però: questo non vuol dire che possiamo tornare a fare tutto quello che vogliamo: non siamo di fronte ad un "tana libera tutti", ma solo davanti a un piccolo allentamento alle restrizioni cui abbiamo dovuto sottostare finora. Purtroppo non vi sono ancora le condizioni per allenamenti di gruppo, per le gare podistiche e per condividere tutti insieme questa grande passione che ci unisce...dobbiamo ancora avere pazienza, correre da soli e responsabilmente...dobbiamo continuare a dare il buon esempio in attesa di tempi migliori, ma vedrete che quando finalmente potremo di nuovo correre tutti insieme e abbracciarci sarà ancora più bello.
Quindi ragazzi, il consiglio della ASD PODISTICA POMEZIA è sempre di svolgere la nostra passione con le dovute cautele: correre da soli (quindi evitare di correre in luoghi affollati) e rispettare la distanza di sicurezza di almeno un paio di metri.
Buona ripartenza a tutti e, soprattutto, #corriresponsabilmente
PS: Come avrete già avuto modo di riscontrare, l'epidemia ci ha costretto ad annullare la XXXII edizione di "Sulle Orme di Enea", la nostra gara. Teniamo a precisare che il direttivo aveva discusso e preso questa decisione ancor prima dell'ufficialità da parte della Fidal dell'annullamento di tutte le gare professionali e amatoriali...una decisione difficile, sofferta, ma inevitabile...presa per rispetto dei nostri sponsor, per rispetto delle persone di Pomezia e soprattutto, per rispetto di tutti coloro che non sono riusciti a vincere la battaglia contro il Covid19 e a cui mandiamo un bacio al cielo.