E' per questo motivo che vi abbiamo proposto la prima gara del 2021: perchè vogliamo credere che finalmente si possa tornare a coltivare la nostra passione in modo responsabile e con tutte le precauzioni del caso. C'è voglia di rinascere... c'è voglia di ripartire!
Dopo questa doverosa premessa, passiamo al protagonista di questa settimana: oggi vi parliamo di un calabrese tutto d'un pezzo, che da anni coltiva una passione smisurata per il running. Una passione talmente grande da portarlo fino all'altra parte del globo per vivere la fantastica esperienza di una delle più belle maratone del mondo. L'intervista ha anche il merito di averci fatto scoprire un suo insospettabile lato nascosto: quello di abile narratore... la descrizione della sua 100 km del Passatore ci ha coinvolto così tanto da sembrare di essere con lui durante la gara!
GIOVANNI
CONSIGLIO
Giovanni Consiglio è un giovanotto di 57 anni che vanta una carriera podistica di tutto rispetto. Appassionato runner da oltre 27 anni, si è avvicinato alla corsa grazie ad un amico carissimo e atleta di spessore nel contesto Pometino (Antonio Morena). Il suo amore per la corsa lo ha portato ogni anno a prendere parte a molte competizioni del panorama podistico capitolino e pontino, senza particolari preferenze sulla distanza. Ha partecipato infatti anche a molte maratone, anche internazionali, e rientra tra i fortunati che può vantare nel suo curriculum la partecipazione ad una delle maratone più seguite al mondo: quella di New York!
Direttivo: Ciao Giovanni, tu sei una persona solare: il tuo ottimismo come podista ti ha sempre contraddistinto. Cosa suggerisci ai giovani o a chiunque adesso si sta avvicinando al mondo dei runners?
Giovanni: Alla base di questa attività sportiva l'ottimismo ne è parte integrante, insieme naturalmente, alla sana "follia" che contraddistingue tutti i runners. Parliamoci chiaro: chi fa questo sport proprio normale non è !!!! A quelli che si avvicinano alla corsa consiglio di non avere fretta a bruciare le tappe per arrivare a partecipare alle gare. Quante volte ho sentito gente che correva da pochi mesi chiedermi di voler partecipare alla "MARATONA"... In questo sport l'unica cosa che non bisogna avere è la fretta. Io faccio sempre l'esempio della macchina nuova. Il motore prima di lanciarlo al massimo va rodato...
D. Sei stato tanti anni alla guida del gruppo "Spiriti Liberi". Parlaci della tua esperienza.
G. L'esperienza, l'incredibile esperienza con gli "Spiriti Liberi" rimarrà tra le gioie più belle della vita mia. Un ricordo che resterà per sempre nel mio cuore. Tantissimi ricordi e tantissime emozioni vissuti con un gruppo di belle persone prima, di amici dopo... quante ne abbiamo passate insieme! Approfitto di questa finestra per ringraziarvi ancora per quello che mi avete dato.
D. Poi, nel 2019 ecco il matrimonio con la Podistica Pomezia e la nascita di un grande gruppo podistico. Soddisfatto di come è andata?
G. Nel 2019 il mio sogno si avvera. A Pomezia, finalmente, una squadra unita e grande... quante volte ci avevamo provato con altri amici del gruppo, ma sempre a cozzare contro i mulini a vento... questo matrimonio per me (nel mio intimo e senza togliere meriti a nessuno) è stata una grande vittoria. Sono soddisfatto e felice per quello che abbiamo costruito tutti insieme.
D. La pandemia purtroppo ha bloccato un po' tutto. Ti manca l'atmosfera pre-gara?
G. Manca non solo l'atmosfera pre-gara... mancano gli allenamenti con gli amici, gli sfottò, le "discussioni" degli allenamenti da fare la domenica... manca tutto!!!
D. La corsa più bella cui hai partecipato?
G. Bella domanda questa! Devo dire che ce ne sono diverse per vari motivi. Sicuramente una è la mia prima gara, la "Appia Run": mi sono trovato per la prima volta in vita mia in mezzo ad un arcobaleno di colori che schizzavano da un punto all'altro di Caracalla, ancora ricordo le emozioni di quel giorno. Poi come posso non menzionare New York... pazzesca!!!!!!! Per capire cos'è e cosa si prova bisogna correrla, non si riesce a spiegare... poi, quando i nostri connazionali residenti riconoscono che sei italiano e ti gridano che sono italiani anche loro chiedendoti di salutare l'Italia, beh... il resto puoi immaginarlo! Infine la 100 km del Passatore: esperienza fantastica!
D. C'è una corsa particolare cui vorresti partecipare? Per quale motivo non l'hai ancora disputata?
G. La maratona di Atene , dove tutto ebbe inizio...sarà la prossima all'estero!
D. Ricordi il tuo esordio come runner?
G. Ricordo, ricordo... eccome se ricordo (Pezzera Luigi e Muto Carmine ne sono testimoni)! Mi prendevano in giro perchè correvo con scarpette da tennis adidas, calzettoni lunghi di spugna del mercato, pantaloncini bianchi da calcio, magliettina di cotone bianco sempre del mercato e quando faceva freddo indossavo un giubottino di trapuntino bordò (quelli che davano con i punti al distributore di benzina), ero una macchietta... mi chiamavano il "fantino"... quante risate!!! Poi però in gara ne mettevo tanti dietro... e lì ridevano un pò meno 😂😂😂.
D. In gruppo o da solo...quale è il tuo allenamento ideale?
G. Non ho preferenze per gli allenamenti... però in gruppo è un'altra cosa, corri e il tempo scorre velocemente e ti diverti anche!
D. Parliamo di grandi maratoneti olimpici: hai ammirato di più il grande Bordin di Seul o la performance di Baldini ad Atene?
G. Due vittorie diverse. Da brividi... però quella di Bordin ancora mi commuove!
D. Hai vinto un buono per una maratona internazionale: quale scegli di disputare e perché?
G. Come già detto, Atene, dove è nato tutto. Il termine fu coniato per ricordare l'impresa di Filippide che coprì la distanza tra Maratona e Atene per annunciare la vittoria, per cui quella di Atene è una maratona che non può mancare nel curriculum di un maratoneta.
D. Ci parli della tua esperienza alla 100km del Passatore?
G. Me la sono “regalata” per i 50 anni. Non è una gara...è qualcosa di più grande, unica. Una sfida con te stesso in uno scenario magico su un percorso duro e bellissimo. Il punto di partenza (Firenze centro) ti carica a mille, dopo qualche km cominci a salire e da quel momento tutto comincia. Sali verso il Passo Colla (911 metri s.l.m.) in compagnia di te stesso e della fatica che comincia a fare capolino... arrivati al Passo Colla si unisce a te un compagno di viaggio, la notte che ti terrà compagnia fino a Faenza...da quel momento le sensazioni sono ancora più forti... sei tu da solo, con il buio che ti avvolge, con la torcia che illumina la strada, con il rumore dei tuoi passi che scandiscono il tempo che passa... 70 km già un buon traguardo... 80 km ottimo ma comincia ad essere stanco... 90 km ancora più stanco ma con la consapevolezza che alla fine ci arrivi anche se lo devi fare a passo di giaguaro... gli ultimi km anche se stremato dalla fatica te li fai con una gioia infinita perchè sai che hai vinto tu... alla fine ce l'hai fatta!!!! Consiglio a tutti di partecipare...ne vale la pena, credetemi!
D. Un tuo pensiero sulla Podistica Pomezia.
G. Il mio pensiero sulla Podistica Pomezia non può che essere positivo. Ho trovato un gruppo organizzato guidato da persone capaci... e da belle persone aggiungo (e non è una sviolinata). Ancora non ci conosciamo bene con tutti ma è normale, poi il Covid ha contribuito a tenerci lontano. Avremo modo di conoscerci meglio e rafforzare le nostre conoscenze. Ne sono certo.
D. Ciao Giovanni, e grazie!
G. Nel ringraziarvi per lo spazio dedicatomi, colgo l'occasione per salutarvi tutti nella speranza di tornare a correre insieme quanto prima. Forza Podistica Pomezia!!