Ciao a tutti, purtroppo sembra che ci risiamo: l'aumento della curva dei contagi non ci consente di essere ottimisti e l'ombra di un nuovo giro di vite sembra affacciarsi sempre più insistentemente all'orizzonte. Da lunedì prossimo il Lazio passerà a zona rossa e per il weekend della prossima Pasqua si prevede un blocco alla circolazione molto rigido (non si è parlato di lockdown, ma siamo vicini)...che possiamo fare? Purtroppo la situazione è questa e dobbiamo sperare che la campagna vaccinale subisca una brusca impennata in modo da uscire il prima possibile da questa situazione.
Sappiamo benissimo che è difficile accettare nuove restrizioni dopo oltre un anno di sacrifici che sembrano essere stati completamente inutili, ma non dobbiamo smettere di guardare con fiducia al futuro, pensando che prima o poi ne usciremo.
Confucio diceva: "è meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità". Noi quindi vogliamo continuare ad accendere questa piccola candela per spazzare via le cupe ombre che ci circondano e portarvi un minimo di allegria e spensieratezza con la nostra rubrica de "L'angolo del tesserato": anzi, visto il momento, forse la scelta di questa settimana è ricaduta sulla persona più adatta. Infatti se da una parte ci sembra doveroso, nella settimana della festa della donna, intervistare un'altra delle nostre quote rosa, dall'altra la sorte ci ha portato a intervistare una delle persone più ottimiste e altruiste del nostro gruppo.
EMILIA PERRI
Emilia Perri fa parte della Podistica Pomezia dal febbraio 2019.
Fin da bambina ha fatto parte del mondo dell’atletica, partecipando ai campionati studenteschi. Amante del running, è una delle nostre atlete più veloci e spesso sale sul podio di categoria. Dopo un costante miglioramento dei tempi sulla distanza di 10 km, ha iniziato a correre la mezza maratona, chiudendo Fiumicino e Fregene con tempi di tutto rispetto.
Impegnata da anni nel sociale, rappresenta un mix di ottimismo, altruismo e costanza che spesso coinvolge chi la frequenta. Vista la regolarità e la dedizione che mette in tutto quello che fa, siamo certi che la sua passione per la corsa la porterà presto a provare a cimentarsi nella maratona.
Direttivo: Ciao Emilia, benvenuta. Allora, parlaci della tua passione per il running: come è nata?
Emilia: Ciao a tutti! Innanzitutto vi ringrazio per questa bellissima iniziativa che consente a noi atleti della Podistica di conoscerci meglio. Ma siete sicuri che volete che io risponda alle vostre domande? Beh, lo faccio molto volentieri…
La mia passione per lo sport nasce sin da bambina: all’età di nove anni ero già sulla pista d’atletica grazie a mio fratello e successivamente, al mio attuale cognato, che mi fecero innamorare di questo sport. Le mie prime specialità sono state salto in lungo e salto in alto. Durante il periodo scolastico ho vinto spesso le gare cui prendevo parte, qualificandomi per le nazionali dei campionati studenteschi. Il mondo delle corse su strada mi è sempre piaciuto, ho preso parte a delle gare podistiche sia quando stavo ancora in Calabria, sia quando mi sono trasferita nel Lazio: pensa che ho corso anche alcune edizioni della gara “Sulle orme di Enea”. A causa di un problema di salute ho dovuto abbandonare per un periodo di circa 10 anni: poi quando ho cominciato a star meglio ho ripreso a correre e così a dicembre 2018 ho corso la “We Run Rome”. In quell’occasione ho incontrato i fratelli Castiglia, i mitici “Luca ed Enzo”, i quali hanno insistito per iscrivermi con la Podistica Pomezia. E così mi sono iscritta a febbraio 2019 ed ho partecipato alla prima gara “La corsa del ricordo”. E’ iniziata così la bellissima avventura con la Podistica Pomezia.
D: Fai parte delle "quote rosa" della nostra società, un numero che negli ultimi due anni ha mostrato una lenta ma costante crescita. Secondo te ci sono le condizioni per migliorare questo dato?
E: Quando mi sono iscritta, infatti, eravamo poche donne; da quando ho iniziato ho portato a casa bei risultati salendo sul podio diverse volte per i premi di categoria onorando il nome della Podistica Pomezia; questo può essere forse stato uno stimolo per altre ragazze, in quanto adesso la quota rosa è cresciuta notevolmente e siamo arrivate ad essere un bel numero. Sono sicura che crescerà ancora e io non mollo: corro e correrò come quota rosa della Podistica.
D: Un consiglio a chi si avvicina per la prima volta a questo sport?
E: Chi si avvicina a questo sport, secondo me, deve essere prima di tutto innamorato dello “sport” in generale, poi della vita perché correndo si ha un vero senso di piena libertà, si acquista una vera autostima di se stessi, perché correndo capisci che ci devi mettere tanta passione; e se c’è l’hai dentro questa passione esplode veramente in tutti i sensi e ti aiuta sotto tanti aspetti.
D: Sappiamo che sei anche molto impegnata nel sociale. Immaginiamo sia molto complicato far conciliare tutti i tuoi impegni.
E: Sì è vero sono molto impegnata nel sociale. Già nei primi anni che mi sono trasferita a Roma mi sono impegnata come volontaria all’ospedale “Bambin Gesù” travestendomi da Babbo Natale e da Befana, per portare qualche sorriso tra i bambini ricoverati nel reparto oncologico e cardiologico. Poi ho fatto la volontaria alla Caritas di Roma, e presso la Comunità S.Egidio dove ho vissuto esperienze indimenticabili.
Attualmente sono presidente di un’associazione che si occupa di ospitalità e lavoriamo soprattutto con i disabili, le case famiglie e ospitiamo bambini che vengono in cura all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma da altre città italiane e che dopo trapianti o mesi di chemioterapia, necessitano di qualche giorno di vacanza vicino al mare. In più, insieme alla Croce Rossa italiana di Pomezia, aiutiamo i senza fissa dimora del territorio. Insieme a mio marito e ai miei due figli Andrea e Federica prepariamo, con l’aiuto di alcuni volontari, i pasti caldi che vengono poi consegnati dalla Croce Rossa.
Fra questi bellissimi ed impegnativi momenti cerco sempre di ritagliarmi un’oretta per fare una corsetta… Ed il mio motto è: mi scarico e mi ricarico. Questo mi dà una grande forza per andare avanti
D: Ricordi il tuo esordio podistico? Che sensazioni hai provato?
E: La mia prima corsa su strada è stata la “Vivicittà”, gara molto particolare, in quanto si corre lo stesso giorno alla stessa ora in quasi tutti i capoluoghi d’Italia. Io l’ho corsa a Catanzaro perché sono calabrese, poi all’età di 22 anni per motivi di lavoro mi sono trasferita a Roma ed ho continuato a correre per le varie città del Lazio.
D: C'è una gara che ricordi con particolare piacere? per la quale hai pensato "Che bella, non vedo l'ora di correre la prossima edizione!"
E: Ho avuto modo di partecipare a diverse gare e devo dire che in particolare due mi sono piaciute molto. La prima in zona mare, che è stata la mia seconda gara con la Podistica Pomezia: sto parlando della “Circeo Run”, 10 km che corri sul monte della Maga Circe per poi passare nel meraviglioso paesino e scendere giù verso la costa tra mito, storia e natura. La seconda è stata la “Corsa del pane” a Genzano di Roma, dove sono salita anche sul podio conquistando il primo posto di categoria. Si corre scendendo verso il lago di Nemi, poi si passa nel bosco e all’arrivo la bellissima pizza calda e bruschetta con il pane di Genzano. Questi per me veri motivi validi per dire: non vedo l’ora di correre la prossima edizione!!!
D: Dopo aver sfatato il tabù 21 km, un pensierino alla maratona lo stavi facendo?
E: Non avevo mai partecipato Alla mezza maratona e così il 10 novembre 2019 ho corso la mia prima mezza a Fiumicino, e poi il 2 febbraio 2020 la mezza di Fregene, dove ho migliorato anche la mia prestazione concludendola con 1h e 50 minuti. Avevo pensato di correre la Mezza maratona più bella ed importante che ci sia, la “Roma Ostia” bloccata e rimandata poi a causa della Pandemia. Non nego che ho pensato anche ad iniziare a preparare una Maratona; penso che chi ama questo Sport, chi è veramente appassionato del running, non può non provare a correre una maratona. Spero di poterlo fare al più presto.
D: Hai la possibilità di partecipare ad una delle grandi maratone nel mondo: quale decidi di fare e perché.
E: Sin da piccola ogni volta che hanno trasmesso la partenza della Maratona di New York in tv, ho sempre detto: che bello un giorno anche io voglio essere su quel ponte. Il fascino della città, di tanta gente multietnica e perché penso che sia la più bella gara nel mondo, mi potrebbero spingere a decidere di partecipare a questa maratona.
D: Poi invece è arrivata la pandemia e come sappiamo le competizioni podistiche sono state sospese...cosa ti manca di più?
E: Quest’anno appena trascorso a causa di questa dannata pandemia, ha segnato tutti sotto tanti aspetti: lavorativi, familiari e sociali. La convivenza per diversi mesi in casa ha messo in crisi diverse famiglie, la scuola con la DAD ha reso vulnerabili molti ragazzi, adulti che hanno perso il lavoro. Insomma una catastrofe. Anche noi sportivi siamo stati penalizzati. Mi mancano le nostre domeniche, i nostri momenti magici pre e post gara, unici perché fatti di spensieratezza, divertimento, gioia, e passione per la corsa. Spero insieme a tutti voi, che presto possiamo ritornare a montare il gazebo, a ridere, a vivere i nostri bellissimi momenti insieme
D: Hai un rapporto eccezionale con tutti. Pensi sia più per il tuo carattere o per i dolci che porti alle gare?
E: Il mio rapporto è eccezionale con tutti perché io amo tutti. Fa parte del mio carattere, sono molto altruista, mi piace stare in compagnia, creare e vivere nuove emozioni, ascolto gli altri molto volentieri, rido e scherzo con tutti. Il mio pregio è vivere per la mia famiglia e per gli altri.
Il mio difetto, se lo possiamo definire difetto, è fare molto per gli altri...come possono mancare i miei dolci alle gare? È una tradizione di famiglia. La mia mamma preparava the e biscotti per mio fratello quando faceva sport e così faccio io. Mi piace rendere felici gli altri e tutti i miei amici della Podistica, anche se con poco, con un piccolo dolcetto...
D: Ti è stata appena regalata una bacchetta magica: quale è la prima cosa che fai?
E: Beh se potessi avere una bacchetta magica vorrei creare una pista ciclabile dove poter correre tranquillamente, che parta da Pomezia fino al mare e che arrivi ad Ardea per poi ritornare a Pomezia. Chiedo troppo???
D: Ci dai un tuo giudizio sulla Podistica Pomezia?
E: Sono felicissima di far parte di una squadra come la vos…anzi, come la nostra. Mi è stata data la possibilità di entrare a far parte del Direttivo, e ringrazio ogni singola persona che me lo ha permesso. Insieme abbiamo costruito molto, fatto diverse esperienze; prima della Pandemia erano in progetto diverse cose tra cui la nuova edizione della gara “Sulle orme di Enea”. Speriamo di poterla rifare al più presto. Io personalmente ho organizzato diverse cene con tutta la squadra per consentire di conoscerci meglio. La cena di Natale 2019 è stata fantastica, anche perché da poco c’era stato il matrimonio con gli “Spiriti Liberi”. Credo che questi eventi ci aiutino a tenere unita la squadra perché non è fatta solo di corsa, ma di veri rapporti umani dove a trionfare è l’amicizia e la sincerità...e questa è la Podistica Pomezia.
D: Abbiamo finito. Grazie per averci concesso questa piacevole chiaccherata.
E: Grazie a tutti per avermi dato questa bellissima opportunità. Spero tanto che prima o poi anche la Podistica possa organizzare la sua prima “mezza maratona“ sul territorio. C’è sempre una prima volta. Un grande abbraccio virtuale a tutti e spero di incontrarvi al più presto.